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mercoledì 24 agosto 2016

"OMERTA' DEI MEDIA SULLA BUONASCUOLA.." RIFLESSIONI DI UNA DOCENTE

Sentire i notiziari che parlano di questo concorso a cattedra colpevolizzando i partecipanti, attribuendo il fallimento agli "Errori di ortografia" ed alla scarsa preparazione dei professori, è a dir poco svilente.
Nulla si è detto sulle modalità di questo concorso: del fatto che non c'è stato nemmeno il tempo per rileggere, che non c'è stato il tempo per riflettere, che lo stesso sistema di valutazione è decisamente discutibile, per non parlare delle griglie che sono uscite dopo lo svolgimento degli scritti.
Nulla si è detto sul fatto che questi professori sono gente laureata, con master e/o corsi post universitari ed anzi si è sottolineato il fatto che torneranno dietro le cattedre a ricoprire quei posti rimasti vuoti. Quanto di tutto questo creerà ancora di più pregiudizi, da parte delle famiglie, nei confronti di noi insegnanti precari?
Nulla si è detto su classi di concorso con percentuali di bocciature superiori al 70%, nulla sul clamoroso caso di Sicilia e Calabria dove, per ben 2 classi di concorso, tutti i candidati sono stati bocciati allo scritto.
Siamo proprio sicuri che non sia stato tutto studiato a tavolino? 
Come mai nessuna classe di concorso ha rispettato il numero di posti messi a bando, ammettendo agli orali molti meno candidati dei posti effettivamente disponibili?
Non mi dilungo oltre, dico solo che tutto questo la dice lunga sul sistema di informazione - o forse dovremmo dire di disinformazione - che in questo paese copre le spalle ad una classe politica ancora più corrotta.
Che se ne parli in modo più veritiero, di questo assurdo concorso, ci è come minimo dovuto. Che si parli di quanti danni stia facendo la cosiddetta "Buona Scuola", è per noi doveroso. 
Tuttavia i mass media preferiscono l'omertà. Mi chiedo se almeno in internet sia possibile un'informazione più vera. più onesta, minimamente degna di essere appellata con questo nome.
Aggiungo con rammarico, che le classi di concorso infanzia e primaria, quasi in tutta Italia stanno ancora aspettando i risultati dello scritto da fine maggio e non sono state comunicate nemmeno date indicative per l'uscita degli esiti. Anche questa è Buona Scuola?!

PS L'esistenza di questo gruppo almeno, mi rincuora e mi dà forza!

Ilaria

martedì 23 agosto 2016

PASTICCIO SULLE ASSUNZIONI DEI COLLABORATORI SCOLASTICI A ROMA?

Riportiamo di seguito, con un copia e incolla tratto da un gruppo facebook, il dialogo tra un dirigente nazionale della FlcCgil e un collaboratore scolastico

Dirigente Sindacale: "Stanno sbagliando sugli accantonamenti. Sono stati fatti a monte. Segnalate subito..."

Collaboratore scolastico: "L'eventuale mobilità del personale delle province andava fatta con i residui posti disponibili e non sui ruoli maturati dai precari. Poi mi permetta: Lei e' un dirigente nazionale della CGIL i lavoratori non hanno voce siete voi che li dovete rappresentare. Quello che si sta perpetrando ai danni dei CS è una discriminazione insopportabile"

Dirigente sindacale: "Ho appunto detto che hanno sbagliato. Secondo te è colpa mia?"

Collaboratore scolastico: Lei ha anche detto segnalate lo sbaglio. Non è forse meglio intervenire come CGIL a livello nazionale se c'è stato uno sbaglio?

Dirigente sindacale:  "È quello che facciamo ma forse ti è sfuggito"

Collaboratore scolastico: "Allora resto fiducioso affinchè la CGIL risolva quest'altra discriminazione verso i lavoratori più deboli"

In data odierna lo stesso dirigente sindacale ha confermato che l'errore esiste e stanno correggendo.

Riguardo all'argomento degli aventi titolo alla riserva in base alla legge 68/99, secondo quanto rilevato da un'amministratrice del Gruppo Supplenti "nella graduatoria permanente della provincia di Roma di prima fascia (collaboratore scolastico), ci  sarebbero 17 persone con la riserva N, di queste le prime 7 si sarebbero inserite nel 2015 con punteggi altissimi maturati sicuramente in altre province.  Le altre si sarebbero inserite dal 2010 in poi e quindi o già c'erano nel 2014 ma non avevano la riserva o non si sa bene perchè non è stato dato a loro il ruolo..." 
Gradiremmo soltanto sapere se le regole siano state rispettate e nulla più.

A beneficio della completezza di questa informazione aggiungiamo che, nella serata di ieri, anche da parte di un dirigente della UilScuola, sono stati espressi dubbi sulla coerenza dei numeri forniti dall'Ufficio Scolastico di Roma ed è stato dichiarato un impegno alla verifica per questa mattina. 
Ovviamente ci aspettiamo tutti che nella giornata di oggi sia fatto un comunicato stampa unitario e chiarificatore da parte delle organizzazioni sindacali.

PS. Al momento, 24 agosto, sulle immissioni in ruolo riscontro una certa reticenza e silenzio da parte delle organizzazioni sindacali. 
Eppure ci sembra assodato che ci sia stato qualche errore da parte dell'Ufficio scolastico di Roma nell'aver sottratto 21 posti di collaboratore scolastico a beneficio degli esuberi provinciali (che già, secondo un dirigente cgil, sarebbero tolti nella ripartizione dei ruoli). 
Come mai non si legge uno straccio di comunicato sul merito? 
Sembra anche eccessivo il numero di riserve ex 68/99. Basterebbe che un qualche sindacalista informato informato ci spiegasse bene queste 51 riserve. Sono atti pubblici di una Pubblica Amministrazione e la trasparenza è garantita dalla Costituzione. 
Oppure dobbiamo pensare che con la Buona Scuola siamo ormai andati oltre e che la Costituzione è superata da una nuova modernità?




ASSUNZIONI ATA A ROMA: DOCCIA GELATA SU 72 COLLABORATORI SCOLASTICI

Nella provincia di Roma, in base al piano assunzioni reso noto il 10 agosto scorso, gioivano quasi tutti i primi 426 collaboratori scolastici della graduatoria permanente, come i primi 144 assistenti amministrativi e i 53 assistenti tecnici.
Ma, a differenza dei profili di Assistente amministrativo e Assistenti Tecnici, il cui numero di immissioni è stato sostanzialmente rispettato, qualche ora fa è arrivata sul sito ATPROMA un'incredibile doccia gelata che riguarda 72 dei 426 collaboratori scolastici in attesa di stabilizzazione. 
Un segnale infausto, improvviso e inaspettato, che si proietta come un'ombra misteriosa su tutto il territorio italiano 

Solo 354 convocazioni ordinarie di collaboratori scolastici su 426 posti previsti per dare spazio a 21 misteriosi accantonamenti per le province (e a compensazioni di altri profili provinciali), a 51 riservisti 

Tutto un linguaggio che rimane incomprensibile senza un dettaglio documentato delle percentuali, dei numeri e delle posizioni.

Spieghino gli Uffici Miur, in base all'art. 97 della Costituzione, quale fosse la percentuale di saturazione dei posti per i riservisti nelle ultime immissioni in ruolo del 2013 e come si è arrivati oggi alla determinazione del numero di 51 unità di aventi titolo alla riserva dei posti in base alla legge 68/99.

Spieghino gli uffici Miur, in base all'art. 97 della Costituzione, dopo il mistero del blocco delle assunzioni per gli esuberi provinciali, quali siano i motivi per i quali sia stato determinato il numero di 21 accantonamenti di posti per il personale delle province che vanno a diminuire il numero delle immissioni in ruolo.

Vista la conseguente e clamorosa "beffa" che probabilmente riguarderà centinaia di collaboratori scolastici in tutto il paese, 

Il Gruppo Supplenti chiede alle Organizzazioni Sindacali FlcCgil, UilScuola, Cisl Scuola, Snals, FederATA, Unicobas e Cobas, di esigere su tutto il territorio italiano piena trasparenza da parte degli Uffici Scolastici Regionali al fine di fornire agli ATA inclusi nelle graduatorie permanenti, tutti gli elementi esplicativi, chiari e comprensibili, sia relativamente alle decurtazioni di posti ATA a favore di personale provinciale, sia relativamente alla percentuale di saturazione dei posti, precedente e successiva, degli aventi titolo alla riserva dei posti ex L. 68/99.

Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro

giovedì 26 maggio 2016

PROROGHE ATA E MILLANTERIE

E' giusto rispettare tutte le organizzazione sindacali, vecchie e nuove, perché i loro errori sono stati spesso specchio dei nostri.  
Ma è opportuno chiarire per rispetto di noi stessi e degli ATA alcune millanterie che vengono messe in giro in questi giorni da uno dei sindacati di più recente costituzione. 

Un sindacato nazionale ha lanciato la campagna delle diffide ai Dirigenti scolastici per ottenere il diritto sacrosanto alla proroga dei contratti ATA su organico di diritto. 
Il modello è stato proposto dall'avvocato Domenico Naso  che ha deciso di offrire il suo patrocinio gratuito nel caso di ricorso.

Un  altro sindacato, invece, ha deciso di fare le diffide all'USR ignorando il fatto che il nostro rapporto di lavoro e regolato da un  contratto sottoscritto dalla Dirigente che rappresenta nell'istituto l'Ufficio Scolastico e il Ministero dell'Istruzione.

Ma ognuno è libero di fare le iniziative che meglio crede se l'obiettivo è lo stesso.
Quello che non dovrebbe avvenire è la scorrettezza delle informazioni e la critica contro quello che fanno gli altri.
Prendersi il merito della nota USR Lazio diretta ai dirigenti scolastici è una cavolata. Per due motivi. 
Il primo motivo lo espone lo stesso avvocato Naso:

1) "Il provvedimento USR Lazio, oltre ad essere solo del Lazio, è una presa in giro bella e buona ed è un'offesa all'intelligenza perchè viola la norma e sostituisce il diritto dei lavoratori con una non meglio specificata esigenza dell'amministrazione.
Secondo quella nota, un diritto sacrosanto diventa una prerogativa dei dirigenti scolastici di valutare una non meglio specificata esigenza di servizio delle scuole alla mercè dei dirigenti scolastici"

Il secondo motivo lo diciamo noi:

2) La nota USR Lazio appare come un provvedimento interlocutorio copia incolla del testo inviato l'anno scorso alle scuole per quanto riguarda l'organico di fatto. Semmai dovesse essere individuato uno stimolo a fare qualcosa in attesa del MIUR allora penseremmo più alla visibilità mediatica avuta dai cartelli e dalle interviste ai TG dei nostri colleghi il giorno dello sciopero e magari anche all'incontro a via Pianciani di giovedì 19  dei sindacati unitari piuttosto che alle pressioni fatte solo per lettera indirizzate all'USR o al Ministro da una singola sigla sindacale.

Tanto era giusto precisare anche per invitare tutti a non ergersi a salvatori unici ed esclusivi degli ATA e a non impostare sempre volantini e comunicati parlando male delle altre organizzazioni e delle iniziative degli altri. 
Così' non andiamo da nessuna parte. La vera sfida è su chi riesce a coinvolgere di più non su comunicati autoreferenziali di primogenitura.

Sulla proroga ATA al 31 agosto ci aggiorniamo più tardi dopo l'incontro che si sta tenendo in queste ore al MIUR tra sindacati unitari e direttore generale.

lunedì 23 maggio 2016

PROROGHE ATA: USR PARALIZZATI DALLA POLITICA

Non era mai accaduta una paralisi di questo genere nella storia della scuola. 
Nessun direttore generale degli Uffici Scolastici Provinciali si assume la responsabilità di rispondere ai dirigenti scolastici che hanno chiesto l'autorizzazione alle proroghe dei contratti ATA al 31 agosto. Ricordiamo che questi contratti di supplenza annuale, pur su organico di diritto e posto vacante, sono stati limitati per la prima volta nella storia della scuola e su tutto il territorio nazionale al 30 giugno.
Sembra che nessun dirigente degli Uffici Solastici Provinciali si voglia assumere la responsabilità di rispondere alla richieste dei dirigenti scolastici che attendono l'autorizzazione, e che hanno ricevuto le diffide dei lavoratori. 
Sembra anche che nessun Direttore degli Uffici Scolastici Regionali si voglia assumere la responsabilità di rispondere ai dirigenti degli Uffici Scolastici provinciali. 
Sembra anche che nessun direttore generale del MIUR si voglia assumere la responsabilità di rispondere ai direttori degli Uffici Scolastici Regionali ed emanare una circolare per sanare questo vulnus al regolare funzionamento delle scuole nei mesi di giugno luglio e agosto.
Tutti aspettano la parola della politica (la Ministra?). Evidentemente i quadri ministeriali, titolari della personale responsabilità di funzionari dello Stato, che ricevono uno stipendio di alto livello proprio per far fronte alla corretta gestione dei servizi pubblici, forse hanno deciso una comoda abdicazione ai loro poteri per affidarsi al capriccio temporale della politica?

La questione (pretesto?) degli esuberi provinciali è stata chiusa con la scadenza del 9 aprile u.s. alle domande di trasferimento. 
Si sa che le scuole non avranno personale delle province in mobilità e si sa che esiste una sofferenza diffusa e generale della funzionalità degli istituti scolastici a causa del divieto e/o limitazioni di supplenze degli Assistenti Amministrativi e Collaboratori Scolastici che si assentano. 
Si sa che nelle scuole esiste in questo momento un grave problema di gestione delle risorse umane a causa dell'elevato numero di supplenti annuali su posto vacante che, in assenza dei proroga dei contratti, sono obbligati ad assentarsi da fine maggio per usufruire dei giorni di ferie maturati. 
Il risultato sarebbe devastante per molte scuole:  meno vigilanza e pulizia negli istituti, disservizi nelle segreterie e nell'allestimento delle aule per la preparazione e svolgimento degli esami ed eventuali corsi di recupero estivi.
Disservizi inoltre nella pianificazione delle ferie che solitamente tutti gli anni si effettua a maggio per avere un quadro preciso e programmato di presenze ATA.
In questo periodo di desolante passività della burocrazia dell'apparato "Istruzione" si è registrato solo il "grido" vano dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Taranto che ha sollecitato  l'Ufficio scolastico Regionale della Puglia a dare una risposta sulle proroghe ATA .
Mentre gli intelligenti dirigenti dell'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia hanno pensato bene di diramare una circolare agli istituti scolastici lombardi in cui si scrive che, nell'attesa di decisioni politiche, i dirigenti scolastici possono effettuare a loro rischio e responsabilità le scelte di prorogare i contratti ATA.
Un più cauto direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale del Lazio ha pensato bene, invece, giovedì scorso di rispondere nell'incontro con i sindacati che lui non può decidere nulla fino a quando il Ministero non si farà vivo.
Quindi, in assenza di regole chiare su tutto il territorio nazionale, sono prevedibili le possibilità di paralisi e di eventuali scelte scriteriate che ne conseguiranno. 
E' possibile che non esista in questo panorama politico del Paese Italia una voce competente che si levi per sanare quanto sta accadendo?
A prescindere dalle divergenze Sindacati-Governo sulla legge 107, ma a nessuno interessa la quotidianità pratica dei servizi nella Scuola  Pubblica Italiana?
Siamo a fine maggio. Ci sarà " un giudice a Berlino"? 
Ci sarà un Mattarella, una Giannini o un Renzi che, oggi stesso, dicano ai funzionari del MIUR e degli USR una parola chiara sulla circolare che tutte le scuole d'Italia stanno aspettando per la trasformazione dei contratti ATA al 31 agosto?

mercoledì 16 marzo 2016

BONUS DOCENTI: SINDACATI CONTRO IL MINISTERO.

Si è svolta nella giornata di mercoledì 16 marzo la riunione tra Sindacati e Ministero dell'Istruzione sul bonus professionale dei docenti: all'ordine del giorno i criteri di ripartizione dei 200 milioni di euro disponibili per l'attribuzione del bonus.
Da una parte i sindacati unitari della scuola e dall'altra una delegazione guidata dal Capo dipartimento Rosa De Pasquale.
I tenici del Ministero hanno illustrato le intenzioni di rendere valide le decisioni del Comitato di Valutazione anche in assenza di una delle sue componenti e anche con la maggioranza relativa dei voti espressi.
Secondo le OOSS le scelte di indirizzo ministeriale sarebbero gravissime perchè si tratterebbe di una sorta di avventuristico superamento della collegialità e della cultura della partecipazione che ha sempre caratterizzato il funzionamento della Scuola.
Inoltre, si introdurrebbe un brutto ridimensionamento del collegio docenti e della contrattazione d'istituto.
I Sindacati, preso atto della chiusura al confronto della delegazione ministeriale, hanno abbandonato il Tavolo di lavoro riservandosi ulteriori azioni sul versante politico e della mobilitazione. 
E’ il collegio dei docenti  che stabilisce quali siano i compiti ed attività  qualificanti la professionalità docente – scrive la Uil Scuola -  il comitato  opera coerentemente con queste, la contrattazione d’istituto definisce criteri di ripartizione del bonus, definito dalla legge salario accessorio.
La via migliore resta quella di una intesa /contratto che regoli la materia seguendo il modello già utilizzato in tema di mobilità.
I sindacati non escludono l’impugnativa giurisdizionale, oltre le azioni di mobilitazione già avviate, la diffusione nelle scuole di un documento, che mette in relazione le norme vigenti e quelle nuove, in modo da consentire un utilizzo del bonus centrato sulla contrattazione e su di un percorso democratico di legalità, trasparenza, partecipazione.



sabato 5 marzo 2016

Supplenti ai Sindacati: "Su proroghe e assunzioni ATA, Sit-In in tutta Italia"

Come evidenziato dal Segretario Nazionale di uno dei Sindacati unitari*(vedi sotto), appare illogica e insufficiente la risposta del Ministro Madia sulla situazione dei precari ATA.
Sono diverse migliaia i supplenti su posto vacante e Organico di Diritto che sono stati costretti a stipulare contratti limitati al 30 giugno 2016 e a subire il blocco delle immissioni in ruolo.
Decisioni inedite nella storia della Scuola che rendono gli Organici Amministrativi, Ausiliari, Tecnici e Direttivi numericamente inadeguati, e che compromettono così il buon funzionamento dell'intero Sistema Istruzione.

Premesso che è stata accolta con favore ed ha avuto successo la mobilitazione nazionale dei Sindacati Unitari del 19 febbraio scorso, con assemblee territoriali degli ATA in tutto il paese;
Premesso che occorre proseguire la mobilitazione nazionale, perché la risposta data dal Governo per giustificare il blocco delle assunzioni (e delle proroghe dei contratti di supplenza al 31 agosto), appare come una "foglia di fico".
Infatti, gli esigui dati numerici dei potenziali trasferimenti di personale delle ex Province presso gli istituti scolastici, non impediscono di procedere, già da subito, alle immissioni in ruolo dalle GAE di Collaboratori Scolastici e Assistenti Amministrativi e, tantomeno, impediscono di programmare già dal mese di aprile, e non alla fine delle lezioni, le proroghe automatiche al 31 agosto dei contratti su posto vacante e Organico di Diritto;

PROPONIAMO alle Organizzazioni Sindacali FlcCgil, UilScuola, CislScuola, Snals, Gilda, Cobas, Unicobas, Usb e FederAta di organizzare e aderire tutti insieme allo svolgimento di Assemblee Territoriali, sotto forma di Sit-In, davanti agli Uffici Scolastici Provinciali di tutta Italia e, a Roma, davanti al Ministero dell'Istruzione.

Riteniamo sia indispensabile mostrare coerenza continuando la mobilitazione degli ATA per sensibilizzare governo ed opinione pubblica sulla enorme iniquità relativa alle mancate assunzioni del Personale precario delle scuole che gestisce Servizi Amministrativi Tecnici e Ausiliari (in sigla AA, CS, Dsga, AT).
Ricordiamo anche che, durante il Tavolo Ministeriale del 28 agosto 2015, i Funzionari del MIUR hanno fornito rassicurazioni ai Sindacati sulle proroghe automatiche dei contratti su O.D. al 31 agosto 2016. Proroghe che non sarebbe possibile effettuare senza disagi nel mese di giugno, vista la consueta programmazione delle ferie e il periodo impegnativo degli esami.

Lanciamo questo Appello chiedendo a tutte le testate giornalistiche del Settore Istruzione e a quelle generaliste di darne conto ai propri lettori.
Chiediamo altresì a tutti i gruppi dei vari profili ATA, organizzati tramite Social Network, blogspot e googlegroups, di fare propria e diffondere questa richiesta alle Organizzazioni Sindacali.


*Replicando alla risposta del Ministro Madia al Question Time di qualche giorno fa in Parlamento:
Lena Gissi, segretario nazionale della Cisl Scuola, ha fatto una dichiarazione di cui riportiamo di seguito le parti salienti:
"....Una risposta (del ministro Madia ndr) che sostanzialmente evade rinviandola al prossimo anno, una questione su cui c’è invece la possibilità, e l’urgenza, di intervenire immediatamente. Non si capisce per quale motivo, e per quale logica, debbano rimanere coperti con contratti di lavoro precario i posti di lavoro di cui è oggi indispensabile il funzionamento. E non si tratta di qualche unità, ma di quasi diecimila posti, tra collaboratori, assistenti e direttori amministrativi. Invece tutto è fermo, la richiesta del MIUR di fare lo scorso settembre oltre 6.200 assunzioni è rimasta bloccata..."
"l’assunzione con effetto immediato di tutto il personale Ata che lavora da precario mentre avrebbe titolo a entrare in ruolo è tra gli obiettivi della fase di mobilitazione avviata in questi giorni. Al suo centro anche il tema della stabilità del lavoro, su cui il governo ha prodotto fino a oggi più parole che fatti" "conviene prima di tutto alla scuola, e al buon andamento del servizio, superare situazioni di precarietà che non hanno ragion d’essere e che finiscono solo per consegnare all’incertezza l’organizzazione del lavoro di scuole e uffici sempre più oberati di incombenze e responsabilità".

lunedì 22 febbraio 2016

Collaboratrice scolastica licenziata per una multa di 20 anni fa

Carmela Platani, 60 anni, collaboratrice scolastica di Parma, ha perso il lavoro al Convitto Maria Luigia, a causa di un equivoco grottesco e surreale.
Quest’episodio ricorda un po’ quello di Stefano Rho, il professore bergamasco licenziato in tronco per aver fatto pipì in un cespuglio undici anni fa.
La collaboratrice scolastica, all'atto dell'immissione in ruolo, aveva firmato un'autocertificazione dove attestava di non avere precedenti penali.
Invece, avrebbe dovuto dichiarare un tamponamento in retromarcia di 18 anni fa.
Licenziata in tronco per un incidente stradale di quasi vent’anni fa proprio quando era riuscita finalmente a passare di ruolo come collaboratrice scolastica. Ha un mutuo da pagare, un marito in cassa integrazione. Una situazione che sembra quasi un'istigazione al suicidio.
La signora licenziata ha raccontato alla stampa, scavando nella memoria, che nel 1998 si era fermata alla posta in viale dei Mille. Era in auto e, facendo manovra per immettersi di nuovo sulla strada, ha urtato una moto che finì a terra. "Il motociclista non si fece nulla". In compenso le ritirarono la patente per dieci giorni e le diedero una multa di trecentomila lire, che pagò regolarmente.
Aggiunge: "Non avevo idea dell’accusa di lesioni colpose che mi ha “macchiata”. Questo è un reato penale, ma che gode del diritto della non menzione sul Casellario giudiziale. In altre parole se richiedo al Tribunale i miei carichi pendenti risulto pulita, se lo fa l’amministrazione pubblica risulto una criminale». E arriva al dunque: "Sull’autocertificazione ho “barrato” di non aver mai avuto condanne penali. Non avendo mai ucciso nessuno ed essendo una persona a modo, mai finita in galera, perché mai avrei dovuto sospettare il contrario?".

Dall’Istituto in questione è arrivata un’unica gelida dichiarazione: «Pur non entrando nel merito della vicenda, per tutela della privacy, chiariamo che all’atto dell’assunzione dichiarare il falso nell’autocertificazione comporta il licenziamento. Così stabilisce la legge».
Insomma, ancora una volta la scure della giustizia - che non di rado grazia colpevoli di ben più gravi reati - si abbatte sulla scuola.  
Il licenziamento ruota attorno a un incidente d'auto che ha visto protagonista la donna nel 1998. L’aspetto più curioso è che la Signora Platani, per tutti gli anni successivi, si è messa in coda tra bandi pubblici, rifiuti e graduatorie per avere un posto (fisso) da collaboratrice scolastica.
Nessun problema nelle supplenze all’Istituto comprensivo Fratelli Bandiera, al Romagnosi, alla Fra’ Salimbene o in tutte le altre scuole dove ha prestato servizio.
Ironia della sorte i guai sono arrivati quando è riuscita a passare di ruolo come personale Ata all’istituto Maria Luigia:
"Proprio quando iniziavo a pensare di poter far fronte a un mutuo da 900 euro, di non preoccuparmi se mio marito è un operaio edile in cassa integrazione e di mia figlia non trova lavoro"
E conclude: «A nulla è valso fare causa: il giudice ritiene che io abbia dichiarato il falso e per questo debba essere punita. Ditemi voi se questa è giustizia?».

venerdì 19 febbraio 2016

Grande adesione alle Assemblee degli ATA

Vicenza
Una partecipazione come non si era mai vista in moltissime città italiane. Le assemblee territoriali del personale ATA della scuola, indette e convocate in tutte le scuole italiane hanno avuto successo: numerosi istituti hanno posticipato l'apertura o anticipato la chiusura.
Istituti come il liceo Socrate di Roma e l'Istituto Fermi sono rimasti chiusi per le prime ore di lezione. 
L'Aula Magna dell'istituto Galilei di Roma era stracolma. 
A Giulianova ci giunge notizia di una partecipazione di circa 200 persone. Così a Vicenza.
I temi trattati riguardano il presente e il futuro del servizio "Istruzione" viste le conseguenze sugli istituti delle varie leggi di Stabilità e della legge Buona Scuola.
Giulianova
Tagli di organico (assistenti amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici), divieto di supplenze per gli amministrativi e limitazione per i collaboratori scolastici con carichi di lavoro insostenibili e riflessi sulla vigilanza, sull'assistenza ai disabili, sulla cura e manutenzione degli ambienti.
Di fronte a fenomeni estesi di disagio minorile e dispersione scolastica, a preoccupanti episodi diffusi di bullismo e ciberbullismo, di fronte a incombenze amministrative sempre più pesanti dovute alla legge di riforma della Scuola, ignorare la situazione del personale ATA, e ridurlo ai minimi termini, rappresenta una grave inadempienza della Pubblica Amministrazione oltre che un insensato atto politico del governo.

Gli ATA chiedono l'immediata definizione numerica degli esuberi delle province e la conseguente proroga dei contratti annuali, su posti vacanti, dal 30 giugno al 31 agosto. 
Sollecitano la copertura delle migliaia di posti resisi vacanti, per turn over, con le relative immissioni in ruolo, come era stato pianificato dal ministro Carrozza. 
Chiedono un decreto che sblocchi i pensionamenti con la correzione delle enormi iniquità introdotte
Trapani
dalla Legge Monti-Fornero.
Le assemblee sono un primo test positivo. Esso misura la motivazione di migliaia di operatori del mondo della scuola a fare il passo successivo: 
scendere in piazza e intraprendere altre forme di lotta per rivendicare i diritti che sono stati compressi e lesi: diritti alla stabilizzazione, al rinnovo dei contratti, alle posizioni economiche, alla ridefinizione delle contrattazioni d'istituto e dei fondi FIS, alla maggiore sicurezza dell'ambiente di lavoro, a carichi di lavoro e orari sostenibili.
Riportiamo di seguito il commento a caldo di Lena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola: "Sono affollatissime le assemblee che oggi in tutta Italia vedono riunito il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola.
Sono i grandi dimenticati dalla legge 107, e anche questa sottovalutazione dell’importanza di figure essenziali per il buon andamento del servizio di istruzione rivela i gravi limiti di una norma in tante parti iniqua e sbagliata. Il settore ATA sopporta da tempo le conseguenze di interventi che ne hanno sempre più aggravato le condizioni di lavoro, mentre continua a esserne negato il giusto riconoscimento: organici insufficienti, risorse contrattuali sottratte, percorsi di valorizzazione professionale bloccati fanno da sfondo a una condizione lavorativa che sconta quotidianamente anche i pesanti limiti di funzionalità e organizzazione del sistema.
Anche per loro, come per docenti e dirigenti, passione per il proprio lavoro e grande senso di responsabilità sono le risorse fondamentali su cui la scuola può far conto ogni giorno per poter rendere efficacemente il suo servizio al paese.
È ora che si diano giuste risposte alle loro attese, a partire da un rinnovo del contratto che consenta di poter riconoscere adeguatamente l’importanza del lavoro che svolgono."

Appuntamento quindi ai  prossimi presidi su tutto il territorio nazionale e davanti alle sedi politiche decisionali, con riserva di aderire a una o più giornate di sciopero dal prossimo mese di marzo.

Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro





giovedì 18 febbraio 2016

Dalle Assemblee ATA le mobilitazioni di primavera

Per gli ATA sono tempi duri, ce lo eravamo detti sui social a fine agosto quando girava la strana voce che tutti i supplenti avrebbero avuto solo contratti fino avente diritto e poi ci siamo ritrovati con il blocco delle assunzioni e con contratti limitati al 30 giugno, e con il divieto di supplenze.
Le assemblee di venerdì 19 febbraio sono una grande occasione per riorganizzare la resistenza degli assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, alla compressione dei diritti per rivendicare una migliore qualità del lavoro, la stabilizzazione,  contrattazioni d'istituto che non siano mera spartizione dei fondi FIS ma garantiscano per tutti migliori condizioni di vivibilità e sicurezza dell'ambiente di lavoro.
Si potrebbe andare alle assemblee degli ATA del 19 febbraio, sedersi e ascoltare quello che hanno da dire i sindacati e poi tornarsene a casa.
Si potrebbe andare alle assemblee, sedersi vicino ad un caro o cara collega e ascoltare distrattamente dando valore solo al momento di socializzazione.
Si potrebbe vivere le assemblee come occasione di relax dal lavoro, oppure, addirittura , andare abusivamente a fare "shopping"...
Queste modalità di viversi l'assemblea degli ATA sarebbero errori madornali che vanificherebbero uno  strumento formidabile di resilienza e resistenza ad una riforma della scuola che ha completamente ignorato il personale non docente.

L'invito del Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro per le assemblee di venerdi 19 febbraio 2016 è la PARTECIPAZIONE ATTIVA,

Ogni assemblea dovrebbe diventare luogo per costruire una rete di contatti, un monitoraggio delle situazioni degli organici e delle problematiche relative alle scuole presenti, un sondaggio sulla volontà di partecipare a manifestazioni e scioperi durante la primavera.
Quindi invitiamo ogni ATA, assistente amministrativo, collaboratore scolastico e tecnico, che parteciperà a queste assemblee di essere parte attiva che fornisce e  raccoglie informazioni, che magari prepari semplici e brevi schede di rilevazione dei problemi e delle disponibilità a coordinarsi a livello locale, regionale e nazionale.
Sarebbe preziosissimo il lavoro di report di uno o due volontari che prendano appunti su quanto argomentato e dibattuto alla propria assemblea.
Collegarsi, tutti se possibile, per ridare dignità al ruolo degli ATA, per risvegliare una capacità di azione e mobilitazione, per riappropriarsi della forza contrattuale perduta.
Insomma, la speranza è di uscire da quelle assemblee con l'idea di un percorso comune di lotta e di iniziative di mobilitazione a primavera per sbloccare le assunzioni, i divieti di supplenze, i contratti al 31 agosto, l'applicazione delle direttive europee sulla stabilizzazione dei precari, per impedire che i servizi ausiliari e di segreteria siano appaltati a ditte esterne come già accade in alcune università statali.
Le assemblee degli ATA sono altrettanto importanti quanto uno sciopero.  Anzi occorre riconoscere che uno sciopero, senza preventive assemblee informative e formative su quanto sta accadendo, sarebbe come fare un "buco nell'acqua".
Partecipiamo in tanti, in maniera costruttiva e unitaria, evitando di cadere in sterili polemiche e divisioni perché  faremmo solo felici chi ci vuole tenere deboli e disgregati.

Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro



giovedì 11 febbraio 2016

Supplenti ai Sindacati: "Convocate in tempo le assemblee ATA"

 Nella provincia di Roma, e immaginiamo, nel resto d'Italia,  non ci risulta siano ancora arrivate comunicazioni sindacali agli istituti scolastici sulle assemblee decise per  il  19 febbraio. Ci risulta che molti RSU siano ancora all'oscuro di quanto deciso in sede di coordinamento nazionale delle sigle sindacali.
Abbiamo salutato felicemente la decisione unitaria di FlcCgil, UilScuola, CislScuola, Snals e Gilda di convocare assemblee in tutte le scuole venerdì 19 febbraio sulla questione irrisolta degli ATA (Blocco turn over e immissioni, posizioni economiche, trasferimenti dalle province, proroghe contratti al 31 agosto ecc..), ma adesso la vera scommessa è far riuscire le assemblee anzitutto convocandole per tempo e informando in maniera capillare il personale.
Le assemblee vanno convocate con largo preavviso per consentire agli istituti scolastici di preparare le circolari e monitorare le adesioni del personale e informare le famiglie".
Il Gruppo Supplenti  invita pertanto le OOSS "ad evitare ritardi nel passaggio delle informazioni.
L'obiettivo delle assemblee sindacali dovrebbe essere la massima partecipazione, per trasmettere un segno di forza contrattuale e di capacità di coinvolgimento, ma senza una tempestiva comunicazione agli istituti queste finalità si perderebbero nel nulla.
Ci auguriamo che domani venerdì 12, ultimo giorno utile, tutte le scuole italiane ricevano le convocazioni di assemblee". 
Riteniamo opportuno collaborare con le OOSS fornendo agli operatori del mondo della scuola elementi basilari di conoscenza dei meccanismi assembleari:

Ogni dipendente può fruire di max n. 10 ore per ciascun anno scolastico.
La partecipazione all'assemblea non comporta alcuna decurtazione della retribuzione
si svolgono all'inizio o, di norma, al termine delle attività didattiche giornaliere di ogni scuola interessata all'assemblea
Ciascuna assemblea può avere una durata massima di 2 ore se si svolge a livello di singola istituzione scolastica o educativa nell'ambito dello stesso comune. La durata massima delle assemblee territoriali è definita in sede di contrattazione integrativa regionale, in modo da tener conto dei tempi necessari per il raggiungimento della sede di assemblea e per il ritorno alla sede di servizio (3 ore)
L’assemblea sindacale può essere convocata per soli docenti, o solo personale ATA, o tutti i lavoratori della scuola, in orario di lavoro o fuori orario.
L'assemblea sindacale può essere convocata dal singola organizzazione o in maniera congiunta con altre sigle. La comunicazione, con ordine del giorno, va inviata alle singole istituzioni scolastiche almeno 6 giorni prima, con comunicazione scritta, fonogramma, fax o e-mail, ai dirigenti scolastici delle scuole o istituzioni educative interessate all'assemblea.
Il Dirigente Scolastico la diffonde presso l'istituzione scolastica, comprese eventuali sezioni staccate, succursali e coordinate, e chiede al personale interessato, con orario di servizio coincidente con l'orario dell'assemblea, di presentare la domanda scritta individuale di partecipazione all'assemblea. La comunicazione va resa obbligatoriamente entro il limite stabilito con apposita circolare dal Dirigente al fine di permettere l'organizzazione dell'orario per quella giornata. 
La comunicazione è irrevocabile, in quanto vengono avvisate le famiglie dell'eventuale cambio di orario per quella giornata.

Gruppo supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro

martedì 9 febbraio 2016

ATA: Risposta positiva dei Sindacati all'appello dei Supplenti


Il Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro accoglie con soddisfazione la risposta positiva delle Organizzazioni Sindacali Unitarie all'appello lanciato su questo blog il 30 gennaio 2016.

Pur consapevole delle difficoltà esistenti nel rigenerare speranza e motivazione, il Gruppo Supplenti ritiene che occorra tutelare in ogni modo la qualità della Scuola pubblica e tutti i suoi operatori i quali, ogni giorno, tengono in vita, tra estreme difficoltà, il Sistema Istruzione garantito dalla Costituzione della Repubblica Italiana.

Ricominciare dalle assemblee in ogni scuola è, a nostro avviso, la cosa giusta da fare. Serve poter di nuovo dialogare, confrontarsi, informare e informarsi, serve poter accendere di nuovo la scintilla della dignità in ogni docente, in ogni assistente amministrativo, tecnico e collaboratore scolastico.
Una Scuola migliore è possibile attraverso la partecipazione attiva e l'impegno di tutti coloro che la abitano e la fanno funzionare.  


Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro



sabato 30 gennaio 2016

Febbraio, mese di mobilitazione degli ATA?

Il personale ATA nelle scuole italiane è ridotto ai minimi termini, segreterie senza possibilità di sostituzioni degli assenti, collaboratori scolastici costretti a svolgere le proprie mansioni di vigilanza, pulizia e collaborazioni didattiche con rapporti numerici operatori-utenti impossibili da sostenere, con centinaia di metri quadri da curare, con alunni disabili privi di adeguata assistenza.
Ad aggravare la situazione sono la tagliola al 30 giugno su tutti i contratti annuali di supplenza e le mancate immissioni in ruolo nonostante i numerosi pensionamenti e nonostante il decreto Carrozza. 
L'effetto è evidente: impossibilità di assicurare servizi di segreteria efficienti per le famiglie e per il personale e impossibilità a garantire sicurezza e adeguata cura degli ambienti nella maggior parte delle scuole italiane.

Il Gruppo "Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro" lancia una proposta a tutte le Organizzazioni sindacali (FlcCgil, Cisl, UilScuola, Snals, Gilda, Cobas, Unicobas, USB, FederATA, Anief) e a tutto il personale ATA delle scuole:
Rendiamo il mese di febbraio prossimo come il mese della mobilitazione degli Assistenti amministrativi, dei Collaboratori Scolastici e degli Assistenti tecnici.

Non chiediamo di indire uno sciopero generale degli ATA ma chiediamo a tutte le Organizzazioni sindacali ed RSU di indire nel mese di febbraio assemblee in tutti gli istituti dalle ore 8.00 alle 10.00 con la conseguente apertura posticipata delle scuole.

In questi mesi abbiamo visto indire dai sindacati assemblee dei docenti con all'ordine del Giorno "i comitati di Valutazione e i criteri per erogare i bonus previsti dalla legge 107".
Vista la gravità della situazione degli ATA, riteniamo che si possa trovare una via di mezzo tra lo Sciopero Generale deciso in maniera solitaria dalla sigla FederATA (per una data ancora imprecisata) e la cautela silenziosa delle altre sigle più rappresentative che sembra vogliano affidarsi, con ottimismo e speranza di riuscita, al tavolo ministeriale.

Noi riteniamo che la situazione del personale ATA sia molto delicata e che la legge di Stabilità non abbia scritto nulla di buono. Ma anche noi vogliamo sperare che le Organizzazioni sindacali riusciranno ad ottenere, nel confronto con il ministero, le immissioni in ruolo e le proroghe al 31 agosto. 
Vogliamo anche sperare con animo positivo che nelle contrattazioni di istituto siano riviste le impostazioni dei Fondi d'Istituto alla luce delle risorse aggiuntive, per gli incentivi ai docenti, di circa 18mila euro per ogni istituto.

Ma vorremmo chiedere ai sindacati di esercitare con pienezza la loro "mission": quella che prevede assemblee d'istituto e di territorio per sensibilizzare, informare, attivare quei lavoratori della scuola che hanno minore forza contrattuale e che sono stati maggiormente penalizzati dalla riforma "Buona Scuola".
In altri termini chiediamo ai sindacati di volersi sintonizzare meglio con la base permettendo confronto discussione, scambio di notizie, e di conoscere più compiutamente quali forme di lotta si potrebbero intraprendere contro decisioni governative inaccettabili da punto di vista dei diritti acquisiti, del diritto al lavoro e della tutela della Scuola Pubblica. 

Chiediamo a tutti i lavoratori della Scuola di voler rafforzare, con la condivisione sui social e con le pressioni dirette individuali verso i propri sindacati, questa proposta semplice di fare a Febbraio assemblee diffuse e capillari in tutte gli Istituti italiani.



Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro